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RETEGEOFISICA.IT

Sismica in foro

 

Le indagini sismiche tomografiche consentono di ricostruire una sezione bidimensionale di velocità sismica dei terreni, mediante l`analisi di una molteplicità di percorsi di onde sismiche fra stazioni trasmittenti, corrispondenti ai punti di energizzazione del terreno, e stazioni riceventi, corrispondenti alle posizioni dei singoli geofoni della catena geofonica.

Retegeofisica

L`energizzazione si può ottenere utilizzando una cartuccia esplosiva: lo sparo provoca un fronte di onde sferiche che si propaga nel terreno con diverse velocità in diverse direzioni, a seconda del materiale attraversato e delle sue caratteristiche fisiche. Le onde sismiche vengono ricevute e trasformate in impulsi elettrici dai geofoni della catena.
Il modello in figura descrive schematicamente il tracciato e la densità dei  percorsi, fra stazioni trasmittenti e riceventi, utilizzati durante la fase di acquisizione. Quanto maggiore è la densità dei percorsi quanto migliore sarà la precisione nella ricostruzione bidimensionale del pannello di velocità.

Retegeofisica

La fase successiva di elaborazione prevede il trattamento di una notevole quantità di dati costituiti dai tempi di primo arrivo ai geofoni, tempi che vengono utilizzati per produrre un diagramma di velocità medie delle differenti parti di terreno in profondità. Per ciascuno dei percorsi sismici viene misurato il tempo di primo arrivo delle onde compressive P e viene inserita nel programma di elaborazione  la posizione dello sparo e del geofono relativo, misurata rispetto a un sistema di riferimento comune. Il numero totale di percorsi sismici analizzati corrisponde al numero di stazioni riceventi moltiplicate per gli spari effettuati.
I tempi di arrivo vengono quindi elaborati da un modello matematico associato ad una procedura di inversione SIRT (Simultaneous Iterative Reconstruction Technique, U.S. Bureau of Mines — Minneapolis, 1986). Il programma, permette l’utilizzo di fattori di correzione e di regolazione delle iterazioni successive (tra i quali il numero di iterazioni da eseguire, l’intervallo delle velocità sismiche da analizzare, la posizione e la dimensione delle celle, etc.).  Su indicazione dell’utente, la procedura  costruisce inizialmente una griglia bidimensionale di celle, a cui è possibile attribuire una velocità sismica iniziale  A partire da questo pannello di velocità, il modello matematico, modificando i valori di velocità iniziale di ciascuna cella, riduce la differenza esistente fra i percorsi delle onde sismiche calcolati e quelli realmente misurati sul terreno. Il programma esegue  il numero di iterazioni necessario a ridurre l’errore quadratico medio al di sotto del valore prestabilito dall’utente. A ciascuna iterazione vengono ricalcolati i segmenti dei percorsi sismici, vengono variate le velocità di  ciascuna cella e viene applicato un opportuno lisciamento. Al termine delle iterazioni si ottiene un modello di velocità sismiche del terreno posto fra i due fori, compatibile con le misurazioni sperimentali.

Sismica in foro